Fotografo professionista??? Pass, accrediti, permessi, tessere.. come funziona?

By Richard / Agosto, 6, 2011 / 1 comments

Ecco una delle illusioni più diffuse nel settore: che esista (o che possa esistere in futuro) un “tesserino professionale” che apra le porte a tutte le situazioni: uno strumento che – mostrato dal titolare – gli apra come per magia le porte di conferenze stampa, stadi, sfilate di moda, manifestazioni politiche, eccetera.

Illusione assolutamente vana.

Sostanzialmente, non esiste un tesserino od una vera e propria qualifica di fotografo professionista che possa dare una “abilitazione costante”; nè potrebbe esistere, anche perchè non è effettivamente possibile dare una definizione univoca del mestiere di fotografo e, conseguentemente non avrebbe senso il tesseramento “accreditante” di una tipologia non definita di operatore.

Se anche esistesse una definizione e catalogazione unica dei fotografi, soprattutto, sarebbe impensabile che possa esistere un tesserino che – per quanto controllato – dia – a tutti i professionisti – accesso a tutte le situazioni interessanti dal punto di vista fotografico.

Qualche esempio: i giornalisti in Italia sono molte decine di migliaia. Se il tesserino di iscrizione all’OdG desse la possibilità di essere accreditati per le partite di serie A, si potrebbe riempire lo stadio solo di giornalisti. Oppure, i fotografi professionisti in Italia sono oltre dodicimila, se un documento attestante l’esercizio professionale dell’attività fotografica permettesse di entrare alle sfilate di moda, tutte le manifestazioni della settimana della moda non potrebbero avere altro pubblico che fotografi professionisti.

Non è possibile che esista un generico accredito, dato che l’esercitare la professione fotografica non e’ in se stesso titolo per essere accreditati in tutte le situazioni.

Oggettivamente, i fotografi degni di essere qualificati come operatori professionali accreditabili sono molte migliaia; però, in frequenti casi (sfilate di moda, avvenimenti sportivi di rilievo, visite di uomini politici o dello spettacolo) basterebbe anche solo un centinaio di operatori per mettere in seria difficoltà gli organizzatori.

Come funziona quindi l’accredito? Solitamente, l’accredito nasce dalla combinazione del fatto che si possa dimostrare di essere fotografi professionisti (essendo conosciuti, o tramite una tessera professionale) E CHE INOLTRE la presenza di quello specifico fotografo sia considerata interessante per gli organizzatori della manifestazione a cui si vuole accedere, situazione che di solito viene valutata sulla base della presenza di una lettera di presentazione di una rivista, una testata giornalistica od un’ agenzia.

Così, gli accrediti si fondano, di volta in volta, sulla valutazione comparata di un titolo professionale combinato all’invito esplicito o l’accredito di una testata che sia di interesse per gli organizzatori.

Ecco una rapida carrellata delle attuali possibilita’ di accredito esistenti, sulla scorta delle consuetudini commerciali e delle (poche) leggi in merito.

* Iscrizione all’Ordine dei Giornalisti

Non esistendo un Ordine professionale per l’attività fotografica, l’unico albo professionale al quale sia possibile accedere al fotografo in virtù del suo lavoro è quello dei giornalisti.

L’ammissione all’Ordine rappresenta un eccellente punto di partenza come accredito.

Tuttavia, attenzione: l’iscrizione non è all’Ordine dei “Fotoreporter”, che non esiste, ma all’ordine dei Giornalisti. Occorre, in altre parole, fare giornalismo ed informazione con la fotocamera, e non solo documentazione.

Questa discriminante è, come è abbastanza facile intuire, abbastanza facilmente soggetta ad interpretazioni soggettive e, quindi, si verificano casi di rilascio della tessera dell’Ordine a fotografi non particolarmente significativi, come anche casi di clamorose esclusioni dall’Ordine di fotografi in realtà decisamente validi.

La tessera di iscrizione all’Ordine dei Giornalisti è comunque un discreto lasciapassare per tutte le normali situazioni: fiere, convegni, incontri stampa, zone colpite da eventi naturali, avvenimenti e manifestazioni di vario genere. I limiti possono essere posti da questioni di ordine pubblico (vedi poco piu’ avanti) o da problemi di numero di operatori ammissibili, per problemi di spazio o di sicurezza.

Per poter chiedere l’ammissione all’Ordine dei Giornalisti devi avere pubblicato per due anni di seguito dei servizi fotogiornalistici (solitamente, 30-35 all’anno) su una o più riviste il cui direttore responsabile sia a sua volta giornalista iscritto all’Ordine. I servizi devono avere valenza giornalistica e non solo documentativa, essere firmati o riconosciuti dal direttore, essere regolarmente pagati.

Per l’ammissione all’ordine, vedi: http://www.odg.it/site/?q=ordini_regionali

* Permesso stampa della Questura (o della Prefettura)

Nelle occasioni in cui il tipo di avvenimento o di personalità intervenute lo richiedano (visite di capi di Stato, processi particolari, ecc.) la tessera di iscrizione all’Ordine non è più sufficiente, rendendosi necessario un controllo molto più serrato, prevalentemente per il numero di operatori ammessi, oltre che per la loro affidabilità.

In queste situazioni, la Prefettura rilascia degli appositi permessi nominali, nella quasi totalità dei casi ottenuti per interessamento dei quotidiani o delle maggiori agenzie di stampa, a favore dei loro dipendenti.

In questi casi, o si lavora in queste cariche e funzioni, o ci si deve accontentare di postazioni di second’ordine.

www.fotografi.org/questure.htm

* Lasciapassare della Presidenza del Consiglio dei Ministri (il cosiddetto “Tesserino azzurro”)

L’ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri a Roma rilascia un numero limitato di tesserini da “fotoreporter” controllati, appunto, dalla Presidenza.

Si tratta dell’accredito utile (spesso, indispensabile) per fotografare negli avvenimenti di rilievo politico.

Il curioso del meccanismo (piuttosto “all’italiana”) sta nel fatto che la domanda di rilascio del tesserino va fatta accompagnandola non solo con i propri titoli e credenziali, ma anche con esempi di proprie produzioni fotografiche in ambito di manifestazioni politiche. Dato che a queste ultime si accede quasi solo se in possesso del tesserino in questione, il cerchio si chiude nella discutibile catena che alimenta, ovviamente, le conoscenze personali ed i favori.

Ci si deve rivolgere direttamente all’ufficio stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri (al cambio di governo possono esserci perido di “vacanza” dei responsabili).

http://www.palazzochigi.it/Presidenza/diretta_collaborazione.html#stampa

http://www.palazzochigi.it/Presidenza/uff_stampa.html

* Tessera di Associazioni di categoria

Molte associazioni professionali di categoria propongono ai loro soci un tesserino di appartenenza.

L’Associazione Nazionale Fotografi Professionisti TAU Visual la tessera è personale, nominale, dotata di codice univoco a 16 cifre, in formato ed aspetto carta di credito, eventualmente personalizzabile con mini fototessera incorporata.

L’utilita’ di tale tesserino è legata alla consuetudine ed alla prassi.

La tessera della propria associazione di categoria, in sostanza, attesta che il possessore esercita professionalmente l’attività. In tutte le situazioni, quindi, nelle quali l’accredito corrisponda unicamente al dimostrare la propria professione (fiere, manifestazioni, alcuni passaggi di frontiera, manifestazioni aperte al pubblico, eccetera), la tessera associativa può avere una sua indubbia validità. In altri casi il problema della riduzione del numero di accreditati prevale sul semplice controllo di appartenenza al mondo professionale.

www.fotografi.org/tessera.htm

Tieni presente che le associazioni professionali rilasciano la loro tessera solo se si è in regola con le norme.

Nel caso specifico di TAU Visual, NON puoi iscriverti ed avere la tessera di fotografo professionista a meno che tu non abbia una posizione fiscale corretta e definita (vedi al sito www.fotografi.org/come_associarsi.htm

* Licenza di Pubblica Sicurezza

La licenza di PS (come fotografo ambulante, o fotografo di studio) non aveva nulla a che vedere con la possibilita’ di accedere a luoghi o manifestazioni in particolare.

Oltretutto, ora la licenza e’ stata abrogata

(vedi http://www.fotografi.org/abrogata_licenza.htm).

Si trattava unicamente del documento con cui si comprovava la dignità della persona che chiedeva di esercitare l’attività fotografica professionale.

Non aveva alcun valore di attestato professionale, ne era il modo con il quale si poteva iniziare ad esercitare. Ora è sostituita da una semplice comunicazione al Questore, per presa d’atto.

* Accredito di una testata

Anche in assenza di un qualche genere di tessera pubblica o privata, la lettera di presentazione di una rivista puo’ essere un buon modo per ottenere l’accredito a manifestazioni (sportive, mondane, di moda, eccetera).

Di fatto, chi si presenta con una lettera che certifichi che le immagini realizzate verranno pubblicate da una o l’altra rivista, rappresenta per gli organizzatori od i responsabili della manifestazione una ragionevole garanzia di generare una certa eco stampa. In altre parole, rappresenta l’implicita promessa di un poco di pubblicità indiretta, tramite la pubblicazione di una notizia o di un articolo.

 

* Accredito di un’agenzia

Occorre distinguere fra agenzia ed agenzia.

Le agenzie di produzione di immagini di cronaca (cioè quelle che inviano i fotografi per produrre servizi, nella speranza poi di venderli) possono produrre tessere od accrediti con lettere di presentazione che hanno la stessa funzione delle tessere di categoria, o dell’accredito di una testata in specifico.

Qualcosa di meglio, in questo senso, è rappresentato dalle vere e proprie agenzie di stampa (agenzie giornalistiche) che sono in grado anche di richiedere autorizzazioni nominali della Questura, aprendo ovviamente molte piu’ porte.

http://www.fotografi.org/agenzie_fotografiche_archivio_stock.htm

* Pass dell’organizzazione

Sfilate di moda, incontri sportivi, manifestazioni di spettacolo e così via permettono l’accesso solo agli operatori che si siano precedentemente qualificati presso il loro ufficio stampa, o l’equivalente.

In questo caso (ed in genere, in tutte le manifestazioni che avvengono in luoghi chiusi) è preferibile prendere contatto con l’organizzazione qualche tempo prima (mesi o settimane, a seconda dell’importanza dell’evento) che la manifestazione abbia luogo, e mai pochi giorni prima o addirittura il giorno stesso dell’avvenimento. Questo perchè in moltissimi casi viene istituito l’equivalente di un servizio d’ordine che accetta unicamente i pass rilasciati precedentemente dall’organizzazione. Tessere dell’Ordine o lettere di accredito sono validi strumenti per richiedere preventivamente il pass all’organizzazione, ma servirebbero a poco o a nulla presentandosi direttamente con queste all’ingresso, il giorno dell’avvenimento.

In alcuni casi i criteri sono comprensibili, nel loro intento di generare accrediti di persone oggettivamente interessanti per l’organizzazione:

Ad esempio:

http://www.cameramoda.it/areaistituz/contattaci.php

 

In altri casi (ad esempio, per il calcio nelle serie A e B) i “paletti” posti dall’organizzazioni sono divenuti eccezionalmente restrittivi – al limite del discriminante – proprio per ridurre, volontariamente, la possibilità di accredito.

Esempio: www.lega-calcio.it/media/Regolamento_Fotografi_0809.pdf

Meno restrittive, ovviamente, le norme per le serie minori:

www.lega-calcio-serie-c.it/it/Comunic2009/Circolari/9CIRC.pdf

* Invito a tribuna stampa

In altri casi il fotografo od il giornalista sono esplicitamente invitati alla manifestazione. L’organizzazione non ha interesse ad ammettere decine di operatori sconosciuti, ma amerebbe che alcuni professionisti in particolare siano presenti; da questo nasce l’invito personale.

Ancora una volta, è indispensabile contattare preventivamente la struttura organizzante, per avere un invito od un accredito: sarebbe inutile ed antipatico presentarsi all’ingresso con l’intenzione di entrare senza essere stati invitati od accreditati.

 

A disposizione

A presto.

 

 

grazie a R. Tomesani

One Response to Fotografo professionista??? Pass, accrediti, permessi, tessere.. come funziona?

  • Fiesoli

    Vero…verissimo tutto quello che dici…..
    Saluti.

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