La profondità di campo

By Richard / Aprile, 23, 2011 / 0 comments

La profondi di campo è uno dei principi di base della fotografia. Quando si mette a fuoco un’immagine, solo un determinato piano (distanza) sarà realmente a fuoco. Qualsiasi cosa che sia davanti o dietro il piano sarà gradualmente fuori fuoco; le aree più vicine al piano di fuoco che mantengono una nitidezza accettabile costituiscono la profondi di campo.


Ci sono tre fattori che influenzano la profondità di campo:

Diaframma

Il diaframma è un foro di dimensioni variabili attraverso cui passa (in quantità direttamente proporzionale alla sua ampiezza) la luce che consente l’esposizione del fotogramma. La dimensione del foro determina anche l’estensione della profondità di campo: a diaframmi aperti (f bassi) corrispondono profondità di campo ridotte e viceversa.

 

La quantità di luce che raggiunge il sensore è determinata dal diaframma ed è indicata con un valore “f” (es. f2.8, f16, f32…). 
Valori alti (es. f16, f32) corrispondono a diaframmi chiusi e quindi tempi di scatto più lunghi e maggiore profondità di campo.
Valori bassi (es. f2.8, f4) corrispondono a diaframmi aperti e quindi tempi di scatto più brevi e minore profondità di campo.

Chiudere il diaframma per ottenere una grande profondità di campo ha però due svantaggi: 1) la quantità di luce che raggiunge il sensore è diminuita, e quindi sono necessari tempi di scatto lunghi 2) la qualità d’immagine è peggiorata dalla diffrazione, un fenomeno che diventa evidente ai diaframmi più chiusi.

 


2 Lunghezza focale

Se si aumente la lunghezza focale, mantenendo costante la distanza fotocamera-soggettola profondità di campo diventa più limitata. Più lunga è la focale, più il diaframma è aperto, minore sarà la profondità di campo, quindi è qui che si deve intervenire, regolando, per ottenere la profondità di campo desiderata. (chiudendo il diaframma (f più alti) e alzando gli ISO, per ottenere sempre lo stesso tempo di scatto e aumentare cosi la profondità di campo). 

1.3 Dimensioni del soggetto

Se si scatta una foto di un soggetto di grandi dimensioni si avrà proporzionalmente più profondità di campo. Per esempio, se si fotografa una montagna a f5.6 si avrà un’estesa profondità, ma se si fotografa una farfalla con quello stesso diaframma la profondità di campo sarà molto ridotta.


Il controllo della profondità di campo è un elemento importante nella fotografia creativa. L’utilizzo di una profondità di campo ridotta consente di dare risalto ad un determinato soggetto, isolandolo dallo sfondo piacevolmente sfocato. Un diaframma chiuso, ad esempio ƒ/16, assicurerà la miglior nitidezza ai soggetti in primo piano e a quelli sullo sfondo, consentendo di sottolineare visivamente il rapporto tra i piani dell’immagine.

A presto.

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